MUSEO EMILIO FERRARI

STORIA

Gli oggetti esposti in questo museo provengono dalla collezione dell’Ing::Emilio Ferrari (1915-1990) e sono stati concessi in comodato alla Pro Loco di S. Donato in Poggio dal sig. Paolo Pellizzari. Benchè di origini liguri, egli si appassionò alla ricerca di oggetti ed utensili della cultura contadina toscana, scegliendo negli anni ’70 il paese di San Donato in Poggio come sua patria adottiva. Tale scelta ha permesso all’ingegnere di perlustrare quasi interamente la zona chiantigiana alla ricerca di antiche botteghe oramai in disuso e di contatti con artigiani e contadini. La passione di Emilio Ferrari per la cultura contadina toscana, si è successivamente risolta nella decisione di permettere al popolo di S. Donato, di usufruire dei frutti della sua ricerca minuziosa. L’Associazione Pro-Loco San Donato in Poggio, con il patrocinio del Comune di Tavarnelle Val di Pesa, ha sentito dunque il dovere di istituire una Fondazione Emilio Ferrari, progetto che non sarebbe stato possibile senza un attento lavoro di catalogazione del materiale. Il riallestimento della collezione Ferrari è stato oggetto di studio dell’equipe diretta dal dott. Paolo Calosi, dottore forestale ed esperto di Tecnica della Meccanizzazione agricola, in collaborazione con il Comitato scientifico della Provincia di Firenze. I lavori sono iniziati con i primi sopralluoghi nel Marzo 1989, e si sono sviluppati adottando un efficace metodo di inventario e di schedatura, che mette in luce lo stato di conservazione del materiale. La relazione finale del dott. Calosi per la catalogazione degli oggetti e l’interpretazione del loro uso ha portato all’allestimento del Museo Ferrari, ed ha costituito il documento necessario per destinare tutto questo materiale a un luogo degno della sua memoria.